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Energia fotovoltaica: una fonte naturale sulla quale puntare con decisione

Energia fotovoltaica: una fonte naturale sulla quale puntare con decisione

L’energia fotovoltaica rappresenta una vera e propria rivoluzione dal basso, poiché decentra quella che da sempre è stata una produzione riservata alle centrali elettriche di dimensioni e investimenti notevoli.

Gli ultimi dati disponibili di Terna, evidenziano che la tecnologia fotovoltaica è caratterizzata dalla diffusione distribuita su tutto il Territorio nazionale, anche vicino agli utilizzatori, sia sulle coperture di abitazioni, che di edifici industriali.

È molto interessante far notare come la tecnologia fotovoltaica abbia reso obsoleti i progetti convenzionali di centrali termoelettriche (a gas, carbone od olio) e nucleari, ovvero di grandi impianti ambientalmente impattanti, tipici del secolo scorso.

L’Italia, fino al 2011, ha avuto una notevole crescita della produzione di energia elettrica fotovoltaica. Il nostro Paese era, a livello mondiale, tra i principali produttori d’energia proveniente da pannelli solari. L’impennata d’installazioni in Italia, verificatasi fino al 2011, fa oggi sperare in possibili scenari ottimistici, anche per i prossimi anni.

Dal 2011 ad oggi, in Italia, per circa 10 anni, c’è stata una stagnazione, uno scarso sviluppo dell’installazione di nuovi impianti per la produzione solare di energia elettrica, e questa, oggi, è una delle cause che spiegano l’attuale, notevole, dipendenza energetica dalle importazioni di gas metano destinato alla produzione termoelettrica, oltre che agli impianti di riscaldamento e alle applicazioni industriali.

L’anno d’oro del fotovoltaico nel nostro Paese è stato il 2011, con una potenza installata, cresciuta da 3,6 GW a 13,1 GW, e un incremento, in un solo anno, di poco meno di 10 GW, valore davvero notevole.

L’anno 2021

Dal rapporto annuale di Terna si legge che, in Italia, la domanda totale di energia elettrica è stata di 318 TWh, di questi, ben 114 TWh sono stati prodotti da fonti rinnovabili nazionali, precisamente il 36% del consumo totale ed il 41% della energia prodotta nel nostro Paese.

La produzione energetica fotovoltaica totale, nel 2021, è stata di 25 TWh.

Nel 2021 sono stati raggiunti, in Italia, 22,6 GW totali di fotovoltaico installato, con 936,38 MW di nuova potenza annuale, quindi ancora sotto la soglia del Gigawatt, circa 10 volte meno di quanto installato nel solo anno 2011: i migliori 12 mesi in assoluto in Italia, da sempre.

In totale, in Italia abbiamo un totale di 1.015.239 impianti fotovoltaici. Oltre la metà, il 56% della potenza installata, è data da impianti tra i 20kW e 1 MW, cioè di medie dimensioni.

Ancora pochissimi gli impianti di accumulo dell’energia elettrica, in Italia, sono solo 75.039 quelli nuovi ed il totale e di 734,94 MWh installati.

Le regioni migliori per la potenza fotovoltaica totale installata sono:

  1. 1. Puglia, 2.943 MW (dove sono installati impianti di alta potenza)
  2. 2. Lombardia, 2.711 MW (dove il fotovoltaico è più diffuso, con impianti medio piccoli)
  3. 3. Emilia-Romagna, 2.269 MW (dove il fotovoltaico è diffuso, con impianti medio piccoli, analogamente alla Lombardia)

Sono ben distanti dai primi tre alcune regioni italiane con alto potenziale fotovoltaico come la Sicilia e la Sardegna, ma soprattutto le altre regioni del centro sud. Il Veneto dimostra, come sempre, grande dinamismo con un alto numero di piccoli e medi impianti installati.

LA CRISI ENERGETICA ATTUALE

L’energia elettrica prodotta utilizzando il gas importato dalla Russia è di 55 TWh. Mentre tutto il gas naturale utilizzato in Italia, anche estratto nel Territorio, produce un totale di 137 TWh.

Per evitare le forniture di metano provenienti dai territori russi e dell’ex-URSS, l’Italia dovrebbe più che raddoppiare la produzione energetica fotovoltaica del 2021, che è stata di 25 TWh. Ottimisticamente, se si procedesse alla velocità d’installazione che l’Italia ha saputo realizzare, solo nell’anno 2011, basterebbero pochi anni di nuove installazioni. Contestualmente andrebbero sviluppati accumulatori energetici che bilancino il rapporto tra produzione e domanda.

Le attività produttive, che utilizzano l’elettricità soprattutto di giorno, quando viene prodotta dai pannelli fotovoltaici, sono i casi che traggono, sin da subito, grandi vantaggi dall’energia del sole, sia in termini di riduzione dei costi di fornitura dell’elettricità che di diminuzione dell’impatto ambientale, delle emissioni climalteranti di CO2, fino alla riduzione dell’inquinamento atmosferico indiretto, quello prodotto ancora dalle centrali termoelettriche.

RICERCA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA SOLARE

Una tecnologia solare potenzialmente molto interessante, che si spera sia sviluppata, è quella termodinamica, che ha un rendimento superiore rispetto a quella fotovoltaica e non usa il silicio per la realizzazione dei pannelli solari. Il sistema solare termodinamico è basato sul principio della pompa di calore, cioè sul riscaldamento di un fluido provocato dal sole. L’impianto ha dimensioni ridotte e scalabili, potrà quindi essere installato ovunque. La tecnologia solare termodinamica può produrre energia anche di notte e nelle stagioni in cui l’irraggiamento non è continuo e prolungato, ma serve come accumulo di energia. Sfortunatamente, questa tecnologia, in Italia può essere utilizzata solo al Sud.

CONCLUSIONI

La scarsa lungimiranza della politica energetica sta avendo costi altissimi per il Paese, che non è riuscito a mantenere costante la crescita del fotovoltaico, già realizzata nel 2011, pagandone oggi le conseguenze in termini di dipendenza e di altissimi prezzi del gas, importato quasi interamente da paesi politicamente instabili.

Anche a causa dell’attuale crisi energetica e della guerra tra Ucraina e Federazione Russa, è necessario sviluppare rapidamente strategie energetiche lungimiranti, evitando, quanto più possibile, i rischi di dipendenza che si corrono continuando a consumare metano proveniente dai gasdotti stranieri.

Occorrerà incentivare rapidamente la transizione energetica, che avrà sia benefici ambientali, come la riduzione del pericolosissimo smog e delle emissioni di gas che favoriscono i cambiamenti climatici, sia benefici dal punto di vista geopolitico.

Anche la mobilità elettrica beneficerà della diffusione delle fonti di energia solare, permettendo ricariche delle batterie a costo zero, a km zero, con elettricità autoprodotta anche su semplici pensiline, coperture fotovoltaiche dei parcheggi attuali. Anche nel caso di scenari di crescita notevole di veicoli elettrici in Italia, la rete avrà un aumento trascurabile dei consumi, bilanciati anche dall’efficientamento degli edifici in corso.

EQUIVALENZE

1 Terawatt [1 TW) = 1.000 GW Megawatt

1 Gigawatt (1 GW) = 1.000 MW Megawatt

1 Megawatt (1 MW) = 1.000 KW Chilowatt