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L’importanza dell’infrastruttura di ricarica per le batterie dei veicoli elettrici

L’importanza dell’infrastruttura di ricarica per le batterie dei veicoli elettrici

A differenza del rifornimento di carburanti fossili, la ricarica delle batterie dei veicoli elettrici ed elettrificati ha diverse modalità, differenziate tra loro dalla potenza trasferita dall’infrastruttura di ricarica, che si traduce direttamente con i tempi di sosta necessari a garantire una determinata autonomia di guida.

Uno dei grandi vantaggi dell’auto elettrica è la possibilità di ricariche domestiche a bassa potenza, in autorimessa, cortile, in azienda, con tempi più lunghi di ricarica e tariffe basse, con costi vantaggiosi, decisamente economici. Addirittura, si può parlare di rifornimenti a costo zero se l’edificio è dotato di pannelli fotovoltaici o il gestore vuole attrarre clienti, come nel caso delle colonnine gratuite nei supermercati italiani. In ogni suddetto caso, si tratta di una novità, un’unicità dell’auto elettrica rispetto ai veicoli con alimentazione a carburanti tradizionali, che richiedono tutti soste in stazioni di servizio, con relative possibili perdite di tempo utile, con attese incerte e in nessun caso i carburanti sono gratis.

Passiamo ora a qualche esempio pratico di ricarica.

Quanto tempo serve per arrivare a un minimo di 100 chilometri, circa, di autonomia di guida?

  • 6 ore e 30 minuti, circa, con le tecnologie attuali, a 2,3 kW, in una normalissima presa da 10A di casa, dove si ricarica uno smartphone o è allacciata la TV di casa (la presa della lavatrice è da 16A). In un impianto domestico, la batteria si ricarica con una quantità di energia tale da permettere a una vettura di guadagnare oltre 10 km di autonomia ogni ora di ricarica. Si può stimare che si possono ottenere, tranquillamente, senza problemi, ben oltre 100 km di autonomia in una sola notte di sosta, circa, quando le tariffe sono più convenienti.
  • 4 ore, circa, con una wallbox, una colonnina, un caricabatterie fisso, installato in garage o cortile, adatto per ricariche a 16°.
  • 1 ora e 40 minuti fino a 2 ore e 30 minuti circa, come massimo, se si ricarica a corrente alternata, AC, con disponibilità fino ad 11 kW. La ricarica dipende molto dalla potenza del carica batterie installato sull’auto.
  • 1 ora circa, se si ricarica a corrente alternata, AC, con disponibilità fino ad 22 kW trifase e caricabatterie installato sull’auto della stessa potenza (solo poche auto hanno disponibile questo tipo, ad alta potenza, a corrente alternata, la tendenza attuale è quella di ricaricare a corrente continua, DC).
  • 5 – 9 minuti circa, con una colonnina “FAST”, da 50 kW DC, veloce ad alta potenza, in corrente continua, di ricarica, per ricaricare circa 100 km di autonomia. Possiamo dire una pausa caffè. In Italia, ci sono già installate molte colonnine da oltre 100 kW, disponibili, ulteriormente più veloci.
  • 4 minuti o meno, di ricarica per 100 km di autonomia se si ha a disposizione l’ultima tecnologia, “ULTRA-FAST”, a 350 kW (oggi le migliori auto elettriche ricaricano circa fino a 262 kW, massimo).

L’autonomia reale di guida, di un’auto elettrica, dipenderà molto dallo stile di guida, dalla velocità, dalla temperatura esterna, dall’uso del climatizzatore, ma soprattutto dall’efficienza del veicolo elettrico che si guida. Noi abbiamo considerato un valore medio di circa 15 kW/100 km (ci sono auto elettriche, già in vendita oggi, che hanno consumi di circa 7 kW/100 km).