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Reinova & Block Harbor Cybersecurity: una partnership strategica contro la pirateria digitale

Reinova & Block Harbor Cybersecurity: una partnership strategica contro la pirateria digitale

Con la crescita continua dei controlli elettronici e meccatronici dei componenti e con lo sviluppo di veicoli sempre più connessi, diventa di primaria importanza la necessità di sviluppare prodotti e servizi che garantiscano la massima sicurezza digitale.

Block Harbor Cybersecurity è già partner dei principali costruttori automobilistici, mentre Reinova è specializzata nei servizi di consulenza alla ricerca e sviluppo tecnico, test, validazione di componenti, software per veicoli e i pacchi batterie. I clienti di Reinova necessitano sicurezza nei veicoli connessi e questo sodalizio con Block Harbour Cybersecurity fornirà le competenze e il supporto per raggiungere la dovuta protezione dagli attacchi informatici ai sistemi automotive.

Block Harbor Cybersecurity utilizza i laboratori Reinova per testare i veicoli e per attuare continui miglioramenti con l’obiettivo di evitare attacchi dagli hacker e ottimizzare progressivamente il funzionamento del mezzo. A livello operativo, il team di R&S si impegna a ricercare soluzioni software aggiornate, sicure e adeguate, atte a contrastare un’incombente incertezza, percepita in tutto il mondo, provocata dalla pirateria informatica. Sarà, dunque, d’obbligo, per tutta la filiera automotive, cercare in modo costante soluzioni adeguate a rendere sempre più sicuri ed efficienti i veicoli ed i loro componenti, soprattutto quelli connessi alla rete, sempre più spesso vittima di cyber attacchi ad opera di hacker preparati.

Lotta contro gli hacker informatici pe la sicurezza automotive: dal 1° giugno 2022 al via gli obblighi di Legge

Il 2021 è stato un punto di svolta per le auto connesse soprattutto in merito ai requisiti minimi di cyber security: l’Unione Europea ha effettivamente approvato la UNR 155, entrata in vigore a partire dal 1° giugno 2022, segnando una scadenza per gli obblighi normativi di sicurezza informatica e per l’industria dell’auto.

La connessione in rete dei veicoli li rende parte di un sistema complesso e integrato, in cui la connettività permette, inoltre, metodi di test continuativi molto sofisticati per la verifica e la validazione della sicurezza digitale dei mezzi. La sicurezza cybernetica è necessaria ai veicoli connessi poiché da remoto è possibile variare i parametri di guida più importanti, come la frenata, l’accelerazione, lo sterzo e tutte le altre funzioni dell’automobile, compresa la climatizzazione e le luci.

Un’altissima attenzione per la sicurezza informatica si è diffusa anche negli USA, fino ad arrivare alla Casa Bianca, che ha già dimostrato un concreto interesse per la sicurezza informatica, facendo pressione su società leader della Silicon Valley – come Google, Juniper Networks, Mandiant AT&T, Cloudflare, VMware e Lumen – affinché si migliori la collaborazione tra le stesse aziende private e il Governo USA. L’obiettivo è la protezione delle infrastrutture strategiche statali e private: l’Amministrazione Biden vuole dunque aumentare la sicurezza informatica sia del Governo stesso, sia delle aziende e di tutto il settore privato, considerando che un’ampia gamma di risorse strategiche potrebbero essere vittime di attacchi informatici.

La criticità informatica è, inoltre, ulteriormente cresciuta dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e la conseguenza di un atteggiamento più severo/drastico da parte del Governo russo nei confronti dell’Occidente. L’industria privata, secondo il Governo statunitense, deve fare di più per eliminare e limitare i danni degli attacchi hacker, che operano sia contro obiettivi geopolitici che contro quelli aziendali, individuali, privati, collettivi e sociali. Solo il 6 dicembre 2020 si sono conosciuti pubblicamente gli ingenti danni provocati dalla campagna di spionaggio informatico “SolarWinds” sviluppata degli hacker del Governo russo, che hanno sfruttato una falla nel software di almeno 9 agenzie governative statunitensi e di circa 100 aziende private, evidenziando l’altissima vulnerabilità di molti sistemi IT. Da quel momento in poi, il Governo USA ha decretato la massima allerta contro gli attacchi informatici.

La diffusione dei veicoli connessi, elettrici e a guida autonoma dipenderà anche dalla sicurezza informatica

Indipendentemente dal fatto che i mezzi di trasporto del futuro diventino elettrici e autonomi, la loro connessione alla rete e il loro controllo completo tramite sofisticatissimi software sono già oggi fatti concreti, reali e importantissimi sia per motivi di sicurezza, come segnalare incidenti e malfunzionamenti, sia per anticipare anomalie tecniche e migliorare continuamente il funzionamento del veicolo nel corso del suo intero ciclo di vita.

Grazie agli aggiornamenti software continui, già nelle vetture attuali (anche a combustione interna) è possibile migliorarne la frenata, modificando l’intervento dell’ABS, dei sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), dei controlli di stabilità, di tenuta di strada, di mantenimento della corsia e di frenata automatica, anticollisione, in grado di evitare incidenti senza l’intervento tempestivo del conducente.

La sofisticatezza informatica e lo sviluppo di software sempre più avanzati e completi già presenti oggi su tutte le auto di ultima generazione possono avere un impatto molto positivo sulla sicurezza stradale, compresa quella dei pedoni e dei ciclisti, riuscendo, così, a evitare un possibile coinvolgimento in incidenti grazie all’intervento automatico e immediato dei cosiddetti sistemi “City Safe”, “Front Assist”, “City Emergency”, che provvedono all’arresto del veicolo automaticamente, prima di urtare persone, animali o cose.

In termini ambientali, grazie ai continui perfezionamenti sui software e all’ottimizzazione delle centraline di controllo e d’iniezione, si nota che i motori a combustione interna abbiano la possibilità di vantare emissioni ridotte e un netto miglioramento del loro funzionamento generale.

Tesla attua continui aggiornamenti OTA (Over The Air), ovvero dei firmware e software di controllo delle sue vetture: i perfezionamenti sulle Tesla avvengono ad auto ferma, ma il download avviene tramite rete mobile, anche mentre l’auto è in marcia, senza la necessità di connessione fisica con la rete Internet, né alcuna sosta in officina.

L’attuale preoccupazione dei Governi sulla crescente frequenza di attacchi informatici deve essere un punto di partenza per la prevenzione generale dalle minacce che potrebbero concretizzarsi sui sistemi di controllo di qualsiasi veicolo, immobilizzandolo o, peggio, impedendo la frenata e disabilitando lo sterzo, generando sabotaggi e manomissioni, già oggi possibili anche da remoto. Per tali motivi, gli attacchi cybernetici non devono essere considerati solo un problema che riguardi esperti d’informatica e il contrasto dovrà divenire una delle priorità di tutte le aziende private.

Reinova lavora costantemente a fianco dei suoi Partner, fornendo loro servizi di ricerca, sviluppo, prova e validazione di componenti e software per autoveicoli e sistemi integrati complessi, compresi pacchi batteria. I processi di Reinova iniziano, prima di tutto, dall’analisi approfondita delle necessità dell’utilizzatore finale del veicolo. La consulenza di Reinova, inoltre, arriva alla messa in produzione del componente o del software. Reinova sviluppa soluzioni integrate, grazie all’esperienza, all’impegno e a servizi su misura, con l’obiettivo di semplificare e velocizzare l’avvio dei processi d’industrializzazione e di produzione – compresi i software e firmware di controllo – ponendo una particolare attenzione alla sicurezza informatica.