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Caro bollette per le aziende: il fotovoltaico come strategia energetica a prezzi contenuti

Caro bollette per le aziende: il fotovoltaico come strategia energetica a prezzi contenuti

Il Governo italiano dà maggior impulso alle energie rinnovabili negli edifici pubblici, purché si dotino di pannelli solari fotovoltaici e riducano la loro pressione sui consumi energetici complessivi nazionali, lasciando le forniture, soprattutto di gas metano, all’uso industriale e più strategico, dove è quasi impossibile ridurre o convertire i consumi utilizzando fonti locali e rinnovabili.

Lo scenario europeo attuale e futuro

In Europa lo scenario fotovoltaico è chiaro, nel 2021, ha toccato un nuovo record: l’Unione Europea ha infatti aggiunto 25,9 GW di nuova capacità solare, installata in soli 12 mesi, con un aumento del 34%, rispetto al 2020. Secondo stime prudenti, il parco solare europeo potrebbe raddoppiare nei prossimi 4 anni, portando la capacità totale installata a 327,6 GW, già nel 2025, rispetto all’attuale di 164.9 GW.

Questa è la classifica di chi ha installato più fotovoltaico negli anni 2020 e 2021, in Europa. Chi ha installato di più è la Germania, a cui Spagna, Olanda, Polonia, Francia, Grecia, Danimarca, Ungheria, Italia, Svezia (fonte SolarPower Europe).

La Germania si consolida il paese con maggiori installazioni che traggono energia elettrica dal sole con circa 60 GW totali e 715 W pro-capite. L’Italia, seconda in classifica europea, ma decisamente distanziata, detiene circa 22 GW installati totali, ma solo 364 W pro-capite ed in questa graduatoria è al decimo posto nella classifica europea, per Paese.

Per riassumere, nella produzione energetica totale fotovoltaica già installata, l’Italia, fino al 2021, si piazza al secondo posto in UE, dietro alla Germania, in termini assoluti. Il nostro Paese è però dietro ad Olanda, prima con 765 W/capite (raggiunto nel 2021), Germania 715 W/capite e Belgio 596 W, nella classifica pesata, pro-capite.

Le criticità dell’Italia

Nel nostro Paese emergono delle debolezze: nello scenario medio, stimato da SolarPower Europe, per i prossimi anni, fino a fine 2025, la Germania continuerà a galoppare nella crescita del fotovoltaico, prevendendo d’installare la cifra record di circa 50 MW in soli 4 anni, mentre l’Italia rischia d’installare 7 MW di nuovi pannelli. Nel 2020 l’Italia ha installato solo nuovi 0,6 MW, nel 2021 0,8 MW fotovoltaici.

Se gli scenari previsti da SolarPower Europe si dimostreranno esatti, l’Italia retrocederà nella classifica della produzione totale fotovoltaica e potrebbe essere sorpassata, nei prossimi anni, da Spagna ed Olanda, e incalzata dall’emergente Francia. Vanno molto bene, nella crescita prevista, per i prossimi anni, anche Polonia e Danimarca.

Come già riportato nel nostro Blog post del 12 Aprile 2022, l’anno d’oro del fotovoltaico in Italia è stato il 2011, con una potenza installata, in soli 12 mesi, di poco meno di 10 GW, un valore davvero notevole che ottimisticamente deve essere visto come obiettivo raggiungibile nei prossimi anni.

Ottimisticamente bisogna sperare che il nostro Paese, capace della performance straordinaria dell’anno 2011, sia altrettanto abile nel riconfermare la sua straordinaria dinamicità e capacità di crescita, essendo in grado di superare anche le migliori previsioni.

A livello di previsioni politiche dell’UE, va detto che, fino al 2020 compreso, l’Italia ha dimostrato un accettabile livello d’installazione ed utilizzo delle fonti rinnovabili, del 20,4% di consumo lordo, superando positivamente i target comunitari, non raggiunti in egual modo dalla Francia, con un 19,1%.

Gli interventi per le imprese

Il Governo Italiano dovrà varare delle misure che alleggeriscano il peso del caro bollette per l’industria energivora e che stimolino concretamente, per i prossimi anni, investimenti privati per far sì che il calmieramento tariffario strategico per la stabilità dei costi energetici avvenga attraverso l’autoconsumo di energie rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico, installabili facilmente, in modo efficace ed efficiente, sulle aree industriali di grandi dimensioni e sulle coperture dei capannoni.

Grazie al PNRR è previsto anche uno stanziamento di 1,1 miliardi di euro per l’agro fotovoltaico che dovrebbe contribuire sia alla produzione elettrica, sia all’ottimizzazione dell’irraggiamento delle superfici destinate a determinati tipi di coltura.

Come già evidenziato, l’Italia è molto arretrata rispetto ad altri Paesi europei anche per quanto riguarda l’accumulo elettrico che, abbinato al fotovoltaico ed all’eolico, potrebbe supportare l’efficace transizione energetica e la sostituzione delle fonti fossili non rinnovabili nella produzione d’elettricità.

Sarà importantissimo, per il Governo italiano il monitoraggio continuo dell’andamento delle misure a supporto dello sviluppo delle energie rinnovabili in modo da intervenire, qualora il caso lo richiedesse, in modo urgente con modifiche esecutive e legislative.

Conclusioni

In Italia il bonus fiscale del 110% ha innescato una buona domanda d’impianti fotovoltaici, ma la burocrazia, i permessi pubblici necessari, hanno provocato, per ora, risultati concreti deludenti in termini di nuovo fotovoltaico installato nel nostro Paese. Si stimano ritardi fino a 6 anni ed il Governo attuale sta cercando di limitare i tempi della burocrazia a 2 anni.

Serve sicuramente una sburocratizzazione per le fonti rinnovabili in Italia, non solo per motivi ambientali, per limitare il cambiamento climatico e lo smog, ma finanche per i possibili benefici strategici, d’indipendenza energetica e di stabilizzazione tariffaria, necessari in questo momento di crisi delle forniture di gas metano, il quale arriva a prezzi altissimi a causa della crisi geopolitica tra Russia e Ucraina.

I buoni risultati raggiunti da altri Paesi europei devono far ottimisticamente pensare ed agire con progetti per il fotovoltaico, simili, in Italia.

Reinova si dimostra, ancora una volta, come una realtà tecnologicamente innovativa, anche nella produzione d’energia fotovoltaica, abilitata in tempi record sopra al tetto dello stabilimento di Soliera. Reinova può seguire i suoi partner nel loro percorso di sviluppo dell’autoproduzione ed autoconsumo elettrico fotovoltaico, verso la transizione ecologica.

Glossario inglese

NECP – National Energy Climate Plans

PV – Photo Voltaic